
Uno spot dmenziale.
di Renato Gioja.
Un
signore, seduto ad un tavolino esterno di un bar:
Cameriere,
per cortesia, una bottiglia d’acqua.
Cameriere:
Naturale o frizzante?
Cliente:
No, la vorrei leggermente evaporata.
Cameriere:
La porto subito.
Tornato
all’interno del bar, il cameriere chiese a Mario, barista e proprietario, di
dargli una bottiglia d’acqua leggermente evaporata.
Mario:
Evaporata? Sei sicuro?
Cameriere:
Sì, così ha chiesto.
Mario,
avendo immaginato che quel cliente li volesse prendere in giro, sbirciò dalla
vetrina per vedere chi fosse quella persona. Era indubbiamente un personaggio.
Vestiva con abito tipo ottocento con giacca a bavero largo ornato da un
filamento rosso scuro, basette allungate. Mario pensava:
Con
tutti i problemi che ho nel gestire il bar, ci voleva anche quel cliente
strano!
Però
non poteva fare a meno di assecondarlo. Era comunque un cliente.
Mario: Dì
a quel signore che l’acqua evaporata è finita, abbiamo solo acqua
asciutta. Se vuole possiamo aggiungervi un estratto di pioggia.
Il
cameriere uscì e si diresse al tavolino dove quel signore stava usando il
telefono e gli aveva fatto cenno di attendere.
Nell’attesa
il cameriere pensava:
Certamente
il bicchiere con l’acqua asciutta sembrerà vuoto. Come farà a sapere quando ha
finito di bere?
Al
gesto del cliente, gli riferì di avere solo acqua asciutta a cui potevano
aggiungere l’estratto di pioggia.
Cliente:
Guardi, so per esperienza che per avere l’estratto di pioggia in questo periodo
bisogna attendere le previsioni del tempo ed io invece non posso aspettare.
Mi converrà
cambiare l’ordinazione. Ah, scusi. Le volevo dire che dovrò pagare con denaro liquido.
Il
cameriere tornò quindi da Mario per dirgli se era d’accordo a ricevere liquidità
da parte del cliente.
Certo
che doveva pagare in contanti, con la liquidità. Ma che voleva pagare con carta
di credito per una bottiglia d’acqua? Solo contanti. Pensò
Mario.
Mario:
La liquidità va bene.
Il
cameriere tornò dal cliente e riferì che poteva accettare il liquido.
Cliente: Bene. Sa’, io non uso le carte di
credito ed allora porto sempre con me un po’ di liquido.
Tirò
fuori dalla tasca una bottiglietta piatta con del liquido dentro.
Il
Cliente: Mi raccomando, mi porti il resto.
Il
cameriere: Ma ancora non ha preso niente!
Cliente:
E’ vero, ha ragione. Lei è davvero una persona molto attenta! Tenga la
bottiglietta per dopo.
Il
cameriere tornò da Mario per consegnare la bottiglietta con il “liquido” dato
dal cliente.
A
questo punto Mario si spazientì e volle intervenire direttamente presso il cliente.
Si recò al tavolino:
Scusi
signore, possiamo certamente accettare il suo liquido ma avrei bisogno di
sapere se il suo liquido è compatibile con l’acqua asciutta. Ha forse un
certificato d’analisi?
Mario
cercava di controbattere quel personaggio immedesimandosi nelle sue
demenzialità.
A
questo punto il cliente ebbe una specie di crollo e, rivolto a Mario, gli porse
il proprio biglietto da visita.
Cliente:
Ecco il certificato.
E proseguì:
E va
bene, mi ha battuto. E’ la prima volta che mi succede!
Confessò:
Io creo
satire per i giornali ed ora sto elaborando uno spot per un commercio di acque
minerali. Vedo che Lei ha risposto a tono alle mie affermazioni strampalate;
anzi ha ricambiato validamente. La nostra partita a base di stranezze è stata
vinta da Lei. Mi farebbe piacere se nel tempo libero volesse collaborare con me
in questo progetto.
Nel
frattempo il cameriere era rimasto fermo e cercava di capire questa conclusione.
Tra inizio e fine non capiva il suo svolgimento. Diceva a sé stesso:
Però io
l’ho sempre detto che questo bar deve aggiornarsi. Bisogna subito chiamare il
fornitore perché non avere l’acqua leggermente evaporata è stato imperdonabile.
Ne va
di mezzo l’immagine del locale! Un esercizio pubblico deve essere più
attrezzato. Se continua così mi conviene trasferirmi in un altro bar. Mi
dispiace per Mario.